La professione del sommelier
Chi è il sommelier? Iniziamo col precisare che è un professionista del mondo del vino, un esperto che, attraverso la degustazione, è in grado di fornire informazioni sulle caratteristiche organolettiche dei vini, la loro qualità e il corretto abbinamento cibo – vino. Ma non solo, dato che generalmente lavora presso enoteche, ristoranti e alberghi o come consulente in occasione di eventi – svolge anche tutta una serie di funzioni che vanno dalla selezione e acquisto vini alla cura della cantina, dalla valutazione della qualità e stato di conservazione dei vini passando per la consulenza al cliente vera e propria. Perché non ci dimentichiamo che il sommelier è innanzitutto un comunicatore, l’anello di congiunzione tra la cantina e il cliente finale, colui che consiglia – sulla base della propria conoscenza ed esperienza – il vino più giusto per quel determinato piatto o per quella precisa occasione.
Come diventare sommelier: corsi di formazione
Il corso di formazione per diventare sommelier si articola su tre livelli ed è aperto a tutti, dato che non esistono particolari requisiti di accesso. Si diventa professionisti solo frequentando tutti e tre i livelli e superando un esame finale. Il primo livello tratta argomenti base come viticultura, enologia e tecniche di degustazione, il secondo livello invece si focalizza sull’ enografia italiana e internazionale mentre il terzo livello si concentra su tematiche legate all’abbinamento cibo vino.
Chi organizza i corsi per sommelier?
Le associazioni che si occupano di organizzare corsi formativi per la professione di sommelier sono numerose. Tra le principali troviamo la FISAR – Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori – della quale io stessa faccio parte, e l’AIS – Associazione Italiana Sommelier, che sono anche le prime che sono nate (la FISAR nel 1972 e l’AIS nel 1965). Altre associazioni che sono nate più recentemente sono la FIS – Fondazione Italiana Sommelier – e l’ASPI – Associazione della Sommellerie Professionale Italiana. Discorso a parte vale per l’ONAV – Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino – che prepara alla professione dell’assaggiatore di vino, ovvero colui che si focalizza sul giudizio tecnico e sulla qualità del vino stesso, mettendo da parte la presentazione, il servizio e l’abbinamento del vino.
Un mio consiglio – che poi è stato il criterio che ho adottato per scegliere il corso da seguire – è quello di visitare i siti web delle varie associazioni, e cercare il primo corso in partenza organizzato dalla delegazione più vicina a voi. Costi, tempi e modalità dei corsi erogati dalla varie associazioni sono generalmente molto simili tra loro.
Per chi vive a Milano come me, ieri si è tenuta per esempio la prima lezione del corso per sommelier FISAR Milano Duomo (delegazione di cui faccio parte e per la quale presto servizio da sommelier sia durante i corsi e sia durante gli eventi).
Sbocchi professionali
Per diventare professionisti della sommellerie, trasformando la passione in un lavoro vero e proprio, è necessario un continuo aggiornamento, tanta determinazione e tempo per farsi conoscere e apprezzare nel settore. Il sommelier professionista, oltre a poter lavorare come dipendente in alberghi, ristoranti ed enoteche, può anche lavorare come libero professionista occupandosi di consulenza a tutto tondo: dalla scelta dei vini e organizzazione della cantina e dei servizi per i grandi eventi, fino all’elaborazione di piani strategici e operativi per promuovere aziende e altre realtà legate al mondo del vino. Inoltre, molti sommelier, lavorano anche come giornalisti enogastronomici per la carta stampata, ma anche per la televisione e il web.
Un mio consiglio
Si diventa sommelier professionista non solo seguendo tutti i corsi e prendendo un diploma, ma anche e soprattutto continuando ad aggiornarsi, visitando territori e cantine, partecipando a eventi legati al mondo del vino e soprattutto degustando vini.